E se diventassi “Causale”?

di Francesca Citarella e Santina Storni

Francesca: Avete mai provato a mettervi nei panni di una bambola? O meglio, essere nello stesso tempo il bambino che la muove e la bambola stessa?

Ecco, questo è un un esercizio dei miei lab che mi è subito venuto in mente ascoltando le parole di Santina sulla Causalità e sul divenire Causale nella vita. 

“The Doll” può essere eseguito individualmente o in coppia proprio per mettere a fuoco la nostra concentrazione e l’importanza del movimento/momento con l’intenzione poi di disegnare su un foglio bianco le sensazioni provate. Sei stato attent@? Cosa hai notato nell’ambiente circostante? Che emozioni, pensieri, reazioni, dinamiche…hai provato? Ti sono venute in mente situazioni, persone, abitudini…?

Ti ritagli del tempo e dello spazio per te per poter esercitare in tranquillità l’esercizio e sentire con consapevolezza.

…E se invece diventassi “Causale” nella vita quotidiana? Se ti fermassi ad ascoltarti e ad ascoltare l’ambiente circostante?

Santina: Ho trovato il tempo ed ho provato il tuo esercizio! Fantastico!
Ci si stupisce nell’ascolto discriminato delle parti, e si diventa un po’ matti se si vuole tenere l’attenzione nell’essere che riceve, quello che da e quello che decide cosa dare e come ricevere, tuttavia credo che conceda una visione sufficientemente complessa per comprendere quanta bellezza accade sotto i nostri occhi senza il nostro “formale consenso”.

Certamente è molto più semplice vagare nel divenire della vita ed i suoi avvenimenti prettamente casuali, ma alla tua domanda di cosa succederebbe, se si diventasse “Causale”, potrei dirti quello che personalmente ho notato durante lo sviluppo della mia pratica nel tempo.

Prima di tutto succede che se ti fermi ad ascoltare ed ascoltarti, tutto prende un senso, ha una direzione di arrivo ed una motivazione nel suo defluire…
Ogni cosa, circostanza e persona, ha intrinsecamente un messaggio da consegnare a noi, Argonauti della vita, ed una consapevolezza profonda da risvegliare.

Se poi si sceglie di navigare le acque della consapevolezza, la conseguenza sempre più solida e cosciente si può riassumere in poche parole: non siamo più soli, né persi, né vittime… 

Ma credi che siamo in grado di reggere questa verità?

Francesca: bella domanda! Certamente se riportiamo il tutto ad un esercizio ci viene più facile prestare attenzione a chi siamo e dove vogliamo arrivare. Ma nella vita reale siamo soggetti a così tanti fattori interni ed esterni che scardinarli ci porterebbe a partorirci da soli, cosa che, ahimè, fa paura ai molti e accade dopo solo anni ed anni di testate al muro e voglia di mettersi in gioco (per dirla in breve). Ed è qui che giocano un ruolo importante la consapevolezza e la volontà di mettere a nudo la propria verità!

Santina: Porre l’attenzione nell’essere la bambola che riceve lo stimolo esterno ci permette di riconoscere il nostro vivere “reattivo”, “causa-effetto”, quasi incontrollabile, senza appiglio né opinione. Un po’ come il rapporto con il nostro corpo fisico (funzionale e biologico, per fortuna “parasimpatico”) che vada a se stesso al di là della mia volontà e consapevolezza… ahimè, che poco riusciremo a vivere se dovessimo ricordarci di respirare…

Ma quale consapevolezza risveglia il ruolo dello stimolo esterno che ci muove e condiziona?

Francesca: Ecco che spunta il ruolo del bambino dell’esercizio, colui che comanda la bambola. Interessante è poterne vedere gli effetti nella vita reale e passare quindi all’azione. Divenire Causale. Sviluppare la capacità di leggere la vita, gli eventi, gli elementi…senza subire, ma divenendone protagonisti. Consapevolezza che viene vista per dare una nuova spinta, necessaria ad avanzare. Se non altro, questa è la teoria. Ma la pratica?

Santina: In pratica… piccole cose, piccoli passi, piccole azioni.

Se tutto succede per qualcosa, cosa sta cercando di mostrarmi?

Se l’altro mi muove e commuove, cosa suscita in me?

Se posso essere sia la bambola, che il bambino…che l’anima dirige… 

come la mia azione diventa causale per l’altro?

Adesso, ci vogliono solo due cose: attenzione e ascolto! Il resto è statistica e pratica!

Francesca: Che fantastica storia è la vita!

E tu, che leggi, se diventassi “Causale”?

Da Anima ad Anima,

Francesca Citarella & Santina Storni

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FRANCESCA CITARELLA, Visual Artist – Art Facilitator & Reiki Master – Art Director

“Facilitazione creativa” è il mio modus operandi! Fornisco servizi e forme di insegnamento utilizzando mezzi creativi e di crescita personale: arte visiva, reiki, teatro, scrittura creativa, movimento, fotografia, campo digitale. Qualunque sia l’argomento, questo si può esaminare creando! (https://mangiasiediama.com/)

SANTINA STORNI, Soul Healer, Master Reiki, Oraculo

Queste sono solo alcune delle capacità che utilizzo. Sono una figlia dell’Universo con cui vibro in Risonanza e Resilienza con l’essere quotidiano profondamente umano. Lavoro da più di 20 anni per creare forme terapeutiche, formative e di crescita personale con un unico obiettivo: dare agli altri una connessione sempre più profonda e fluida con la verità della propria Anima. (https://www.santinastorni.com/)

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